Un tavolo è un tavolo, una città è una città
L'idea del progetto parte da un racconto breve di Peter Bichsel "Ein Tisch ist Ein Tisch" (“Un tavolo è un tavolo”), dove il protagonista, stanco di vedere che niente cambia attorno a lui e nella città, inizia a scambiare i nomi delle cose e crea così un linguaggio proprio per pensare alle cose e un rapporto nuovo con ciò che lo circonda.
Il progetto che Smappamenti propone alla Piattaforma delle Resistenze per il 2015 verrà organizzato in collaborazione con il centro giovanile Bunker e si concentrerà sullo “smappare” inteso come gioco sociale per creare una rapporto diverso, di relazione e interazione diretta e conseguentemente di possibile trasformazione futura, con i luoghi urbani e extraurbani.
Il progetto risponde alla necessità di sviluppare un rapporto attivo con il tessuto urbano dando la possibilità, in special modo alle cittadine e ai cittadini giovani appartenenti al gruppo linguistico italiano, tedesco e con background migratorio, di immaginare spazi urbani adatti ai loro bisogni, instaurando un processo volto a coinvolgere gli abitanti della città.
Il percorso mira a incoraggiare, sopratutto nei giovani, un rapporto diverso, diretto, critico ed espressivo con gli spazi urbani, un rapporto di fiducia e di coraggio civile che riesca a far uscire dall'impasse dell'impossibilità di agire e di avere un impatto sulla vita del quartiere e della città.
Si cercherà inoltre di creare attraverso l'utilizzo di diversi medium (immagini, storie, video, disegni) un'immagine diversa della città e un diverso immaginario per il suo futuro attraverso il racconto, non solo parlato ma anche visivo, di luoghi percepiti come “amici”, “nemici” o “indifferenti”.
Slow food story

24.04.2015, 09.00, Centro per la Cultura - Merano
Un film di Stefano Sardo, I 2013m 74 min
In lingua italiana
Questa è la storia di una rivoluzione. Una rivoluzione lenta. Slow. Come una lumaca. Una rivoluzione che va avanti da 25 anni e ancora non dà cenno di volersi fermare. E che ha un suo lìder maximo, che si chiama Carlo Petrini, detto Carlìn. L'inventore di Slow Food e di Terra Madre.
Nel 1986 in Italia, Carlìn fonda l’associazione gastronomica ArciGola, e tre anni dopo lancia a Parigi lo Slow Food, un movimento internazionale che nasce come Resistenza al fast food. Senza mai lasciare Bra, la sua cittadina di 27mila abitanti, Petrini crea un movimento che oggi esiste in 150 paesi, e che trasforma per sempre la gastronomia.
Slow Food story è la storia di un gruppo di amici di provincia: una storia di bischerate, di passioni politiche, di ristoranti, di riti contadini riesumati, di vino e di viaggi, di scommesse vinte o perse ma vissute sempre con la stessa inaffondabile, burbera, ironia. Una storia che ci dimostra come anche le più importanti avventure culturali possono nascere da un approccio divertito alla vita.
Sarà presente Ivo De Pellegrin di Slow Food Alto Adige.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=Iyjpck1j880
Scuola: Alberghiera, sez. ristorativo, sez. ricevimento, sez. sala-bar