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Discorsi d’odio e social media

dis600La forza comunicativa dei nuovi media permette a molti singoli di sfogare sulle piattaforme virtuali manifestazioni d'odio o scoppi d'ira isolati che "ingrossano" le fila dell'hate speech. Accanto ad essi, e sfruttando questi sentimenti sociali, su internet e sui social network, si è assistito alla nascita dei cosiddetti "professionisti dell'odio", che promuovono in maniera scientifica notizie e materiali propagandistici, anche palesemente falsi, su cui si innestano interessi politici ed economici.

Usare parole di odio e alimentare il razzismo nei confronti di minoranze - tanto meglio se si tratta di gruppi che non hanno alcuna influenza sull'opinione pubblica - è diventata un'attività molto diffusa anche nella nostra Regione, tanto da assumere una rilevanza pubblica e determinare conseguenze sociali.
Il lungo ciclo di crisi economica e finanziaria ha ampliato progressivamente le disuguaglianze anche nel nostro territorio e aumentato le fasce di povertà tra la popolazione generando in essa scontento, intolleranza e tensioni che si riversano anche nella ricerca di capri espiatori.
A questo si sommano fenomeni globali come le migrazioni, che alimentano lo scontento e forniscono bersagli che aumentano pulsioni nazionalistiche o localistiche di chiusura e rifiuto, soprattutto nei territori di confine come il nostro.

Per interrompere questa spirale d'odio – che sempre più pervade la quotidianità dei nostri giovani e non solo - e reagire all'instabilità e all'insicurezza create da luoghi comuni che si sono imposti nell'immaginario collettivo, è importante prima di tutto conoscere e capire i meccanismi che portano alla costruzione e alla diffusione dei discorsi d'odio attraverso percorsi di approfondimento con esperti e professionisti della comunicazione.
Il progetto DISCORSI D’ODIO E SOCIAL MEDIA vuole proprio fare questo.

Nel mese di maggio verranno selezionati due gruppi, uno a Trento e uno a Bolzano, che, con il sostegno di esperti nazionali di arci e dell'agenzia di comunicazione Proforma, realizzeranno un percorso laboratoriale di formazione specifica, partendo dal contrasto al cyberbullismo, per allargare l'orizzonte sulle politiche social e le campagne elettorali permanentemente online (Proforma è la maggiore agenzia italiana di web marketing politico).
Sarà coinvolto inoltre un giornalista della redazione online del quotidiano La Stampa.

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