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È ANCORA POSSIBILE PENSARE DI VIVERE UNA VITA IN MONTAGNA? IL 27 MAGGIO A SAGRON MIS SI PARLERÀ DI “RESISTENZA” 

UnLuogoInCuiResistere WEBEntra nel vivo questo sabato il progetto “Un luogo in cui resistere”, uno dei percorsi selezionati per il 2017 dalla Piattaforma delle Resistenze Contemporanee e proposto dalla Pro Loco Sagron Mis assieme ad alcune associazioni. Il 27 maggio nel comune trentino più lontano dal capoluogo si parlerà di spopolamento ed emigrazione ma anche di realtà che hanno deciso di resistere.

È ancora possibile progettare e vivere la propria vita in montagna? Questa la domanda principale che si sono posti i responsabili del progetto “Un luogo in cui resistere”, uno dei percorsi selezionati dalla Piattaforma delle Resistenze contemporanee 2017. Il progetto è decollato lo scorso fine settimana a Fiera di Primiero con la proiezione del docufilm “La valle ritrovata” (già al Trento Film Festival) e della storia delle “Funne: ragazze che sognavano il mare”, e con la conclusione del workshop di architettura finalizzato alla realizzazione degli esterni del Circolo Pro Loco di Sagron Mis, il comune trentino più lontano da Trento.

Sarà però sabato 27 maggio la giornata principale del percorso, durante la quale – attraverso otto diverse attività – si parlerà di spopolamento e di emigrazione giovanile, di montagna sempre più abbandonata a sé stessa ma anche di chi si è ingegnato e si è inventato qualcosa per non partire.

Dalle 9 alle 18 durante il convegno saranno presentati sei esempi virtuosi di realtà resistenti in vari ambiti: la cooperativa di comunità dell’Appennino reggiano “I briganti di Cerreto”, la rock-band dell’Alto Veronese C+C=Maxigross, la cooperativa sociale agricola “Terre Altre” della Val di Fiemme, la giornalista e scrittrice friulana Tanja Ariis, il progetto “Co-Housing Trentino” e l’esperienza del Telelavoro nelle valli raccontata dal sindaco di Luserna.

Ad intervallare il convegno ci sarà l’Open Space Technology condotto da Laura Ricci, che faciliterà la discussione proponendo anche momenti di attivazione e di lavoro di gruppo sul tema “Dai bisogni delle giovani generazioni ai progetti di vita per restare”.

Il momento del pranzo sarà l’occasione per scoprire le specialità gastronomiche di quattro realtà locali di ristorazione – l’agritur La Busca (Gosaldo), il ristorante Miravalli (Sagron Mis), l’agritur Broch (Passo Cereda) e la gelateria Corona (Mezzano) – e le birre artigianali Bionoc’.

In serata a Sagron, dopo l’inaugurazione dell’opera realizzata dal workshop di architettura, concerto nell’anfiteatro naturale Mattmark con i veronesi C+C=Maxigross, i locali Darts e il gruppo prog-rock primierotto Gli Elettroliti.

A fare da contorno all’evento musicale ci saranno le attività di arrampicata e slackline presso la Torre T3 di Sagron, in compagnia delle guide alpine e di Alessio Gosso.

IL PROGETTO: UN LUOGO IN CUI RESISTERE

Capofila: Pro Loco Sagron Mis.

Partner: Associazione POM, Associazione Aguaz, Studio Mimeus.

Info: www.piattaformaresistenze.it/it/un-luogo-in-cui-resistere.html

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