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IL 7 DICEMBRE AL RAINERUM ARRIVA IL PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA E ANTITERRORISMO FRANCO ROBERTI AL VIA IL PROGETTO “TESTIMONI DI CORAGGIO CIVILE”

robertiPiattaforma delle Resistenze Contemporanee, in collaborazione con l'Associazione Nazionale Magistrati-Giunta distrettuale del Trentino Alto Adige e la Sovrintendenza Scolastica in lingua italiana della provincia di Bolzano ha organizzato per mercoledì 7 dicembre, dalle 10.30 alle 12 presso il teatro Rainerum di Bolzano, un incontro con il magistrato Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo.

Il momento formativo, aperto a tutte le scuole secondarie di secondo grado della provincia di Bolzano e agli alunni che frequentano l'ultimo anno delle scuole secondarie di primo grado, sarà l'occasione per inaugurare l’edizione 2017 del progetto “Testimoni di coraggio civile”, attivo da ormai tre anni sul territorio e dedicato quest’anno al coraggio civile nella quotidianità e contro la criminalità organizzata. Questa sarà sicuramente un'importante occasione di confronto e di riflessione con uno dei massimi esponenti attuali dell'antimafia istituzionale, a cui studenti e insegnanti potranno rivolgere domande e ascoltarne l'impegno.

Se, come sosteneva Paolo Borsellino, “la lotta alla mafia dev’essere innanzitutto movimento culturale”, è proprio l'attenzione costante e, al contempo, la divulgazione di una cultura della legalità e della giustizia, del rispetto dell'altro e per l'altro, a generare la repulsione per l'agire mafioso. Partendo da queste considerazioni si cercherà di capire se è possibile, soprattutto in alcune realtà, ribellarsi alla sudditanza mafiosa e promuovere nelle istituzioni, tra la gente e nelle giovani generazioni, una vera “antimafia dei diritti”, retta su azioni preventive, di stampo culturale ed educativo. Quali forme di resistenza civica è necessario oggi mettere in campo per diventare un testimone di coraggio civile? E ancora: quanto il nord, così come l’Europa, sono chiamati a interrogarsi sulla criminalità organizzata? Ha senso parlare di confini quando si affronta questo fenomeno? A rispondere a queste e altre domande ci sarà un relatore d’eccezione come il magistrato Franco Roberti, che dal 2013 ricopre l’incarico di procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo.

All’incontro del Rainerum parteciperanno anche il vicepresidente della Provincia di Bolzano Christian Tommasini, il magistrato Pasquale Profiti in rappresentanza dell'Associazione Nazionale Magistrati e l'ispettore Andrea Felis per la Sovrintendenza scolastica in lingua italiana.

CHI È FRANCO ROBERTI. Nato a Napoli nel 1947, è stato pretore a Borgo San Lorenzo (FI) dal 1976, poi giudice a Sant'Angelo dei Lombardi (AV) (trattando anche il procedimento penale sui "crolli facili" del sisma dell'Irpinia) e sostituto procuratore a Napoli dal 1982. Qui si è occupato di criminalità organizzata, facendo parte dapprima della sezione "Estorsioni e sequestri di persona" e, fin dalla sua costituzione, della Direzione Distrettuale Antimafia.
Dal 1993 ha svolto le funzioni di sostituto procuratore nazionale antimafia presso la Direzione Nazionale Antimafia fino al 2011, quando è stato nominato procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli. È stato poi coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli. Vanno ricordati i procedimenti penali contro il "clan dei casalesi", che portarono alla completa disarticolazione dell'organizzazione criminosa, alla cattura e alla condanna di tutti i latitanti. Dal 2009 è stato procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno ed ha coordinato personalmente la Direzione Distrettuale Antimafia. A luglio 2013 il CSM lo ha nominato procuratore nazionale antimafia, dal 2015 riveste l'incarico di procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo.

IL CONCORSO. Il progetto “Testimoni di coraggio civile” ogni anno stimola le classi e gli studenti aderenti a interrogarsi sul tema dell’anno attraverso una forma d’espressione artistica all’interno di un concorso. Per partecipare gli studenti devono realizzare un elaborato scritto o multimediale, di arti figurative o musicali e altro ancora che permetterà loro di vincere premi individuali o di gruppo (di classe o interclasse) consistenti in buoni acquisto per materiale culturale.
Per un gruppo di partecipanti sarà inoltre possibile partecipare ad una residenza artistica a Dobbiaco con professionisti del settore per condividere le proprie idee e affinare il prodotto da candidare alla premiazione finale, che si terrà il 24 aprile all’interno della programmazione del Festival delle Resistenze 2017 a Bolzano.

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